Le donne che soffrono di emicrania con aura presentano un più alto rischio di malattia cardiovascolare
L’emicrania con aura è stata associata ad un aumento del rischio di eventi vascolari.
Tuttavia, sebbene sia stato dimostrato il legame tra l’emicrania con aura e l’ictus ischemico, l’associazione con la malattia cardiovascolare ed in particolare, con gli eventi coronarici, è rimasta non ben definita.
Ricercatori del Brigham and Women’s Hospital a Boston hanno valutato la relazione tra emicrania con aura, emicrania senza aura ed il rischio di malattia cardiovascolare.
Lo studio di coorte prospettico ha interessato 27.840 donne di età uguale o superiore ai 45 anni.
Queste donne, che stavano partecipando al Women’s Health Study, non presentavano malattia cardiovascolare o angina al momento dell’ingresso nello studio ( 1992-1995 ).
Al basale, 5.125 donne ( 18.4% ) avevano riferito di una storia di emicrania, di queste :3.610 con emicrania attiva, e 1.434 con aura.
Nel corso di un periodo osservazionale di 10 anni, si sono presentati 580 eventi cardiovascolari maggiori.
Rispetto alle donne con nessuna storia di emicrania, le donne con emicrania con aura presentavano un hazard ratio di 2.15 per eventi cardiovascolari maggiori ( p < 0.001 ), 1.91 per ictus ischemico ( p = 0.01 ), 2.08 per infarto miocardico ( p = 0.002 ), 1.74 per rivascolarizzazione coronarica ( p = 0.002 ), 1.71 per angina ( p = 0.007 ) e 2.33 per morte cardiovascolare di natura ischemica ( p = 0.01 ).
Dopo aggiustamento per età, sono stati riscontrati 18 eventi cardiovascolari maggiori aggiuntivi, attribuibili all’emicrania con aura ogni 10.000 donne, per anno.
Le donne con emicrania attiva senza aura non presentavano un aumentato rischio di eventi vascolari o angina.
Lo studio ha dimostrato che le donne che soffrono di emicrania con aura sono ad aumentato rischio di malattia cardiovascolare maggiore, infarto miocardico, ictus ischemico e morte dovuta a malattia cardiovascolare di natura ischemica, oltre a riavscolarizzazione coronarica ed angina. ( Xagena2006 )
Kurth T et al, JAMA 2006; 296: 283-291
Gyne2006 Neuro2006 Cardio2006
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